L’alternativa al decreto ingiuntivo si chiama Mediazione
Com’è tristemente noto, uno dei primati italiani è la lentezza della giustizia: i tempi medi per la risoluzione di una causa civile in Italia sono di 1.185 giorni.
In materia di recupero crediti, il quadro è ancora più drammatico, considerando che in questo caso la durata media del contenzioso arriva addirittura a 8 anni (come è possibile leggere nel recente studio de Il Sole 24 Ore).
Anche quando, in sede di prima istanza, il giudice sentenzia un decreto ingiuntivo, la parte creditrice non può cantare vittoria: spesso, infatti, la parte debitrice tende a procrastinare il pagamento del debito, con conseguente aumento delle spese legali del creditore, il quale può vedersi costretto a rinunciare al diritto che gli è stato riconosciuto.
L’alternativa per recuperare un credito in tempi rapidi e certi, senza passare per il decreto ingiuntivo, esiste ed è alla portata di tutti: si chiama Mediazione.
Presentare un’istanza di Mediazione presenta enormi vantaggi:
- Tempi minimi – La durata media di una Mediazione è di due mesi, con eccezioni che vedono contenziosi chiudersi nella metà del tempo.
- Costi ridotti – Le tariffe di mediazione sono prefissate dal Ministero della Giustizia e non cambiano durante la procedura, indipendentemente dalla sua durata.
- Valore di sentenza – Il verbale di conciliazione, che sancisce il successo della mediazione, rappresenta un titolo immediatamente esecutivo: ha lo stesso valore di una sentenza del Giudice.
- Libertà di pianificazione – Le parti sono libere di fissare gli incontri in base alle loro esigenze, senza che una persona esterna (il Giudice) imponga loro le regole per la gestione della procedura.