Mediazione Civile e Commerciale: strumento stragiudiziale
per la risoluzione delle liti
L’art. 1 del decreto legislativo n. 28/2010 specifica che per mediazione civile si intende “l’attività svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, anche con formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa”. La mediazione civile e commerciale, quindi, è uno strumento previsto in favore di cittadini e aziende per risolvere le proprie liti più velocemente.
Mediazione Civile e Commerciale: trend in crescita
Infatti, le statistiche pubblicate dal Ministero della Giustizia evidenziano che si raggiunge un accordo nel 44,3% dei casi cui le parti accettano di sedersi al tavolo della mediazione.
Questo trend è confortato ancor di più da alcune materie quali i diritti reali, le successioni ereditarie, l’affitto di aziende, i contratti di locazione e le divisioni. Per queste la mediazione civile e commerciale esprime la sua massima efficacia e la media di accordi raggiunti sale fino al 55%.
Mediazione Civile e Commerciale: vantaggi
Il primo vantaggio è da rilevarsi nella deflazione del numero di cause in tribunale (attestandosi il numero di iscrizioni delle cause in tribunale al 15% per materie obbligatorie). Ciò consente, infatti, di migliorare la qualità del lavoro dei tribunali.
Tra gli altri, vi è un notevole vantaggio economico. Se si considerano i dati forniti da vari istituti la “Commissione Conciliazione” ha determinato in 1.293,72 euro il costo pubblico medio di un processo civile. Moltiplicando tale importo per i 18.298 accordi conclusi in mediazione nel 2017, si ottiene il risparmio generato dallo Stato che è pari ad euro 23.672.488.
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