
Clausola compromissoria per arbitrato: guida completa 2025
La clausola compromissoria consiste in una clausola contenuta in un contratto, fondamentale nella risoluzione delle controversie. Offre infatti una via alternativa e spesso più efficiente rispetto ad un processo ordinario.
In questa guida aggiornata al 2025 ti spieghiamo cos'è la clausola compromissoria o arbitrale, quali sono i suoi vantaggi e quali sono i criteri per redigerla. Di seguito ti spiegheremo cos'è la clausola multistep proposta da Primavera Forense.
Cos'è la clausola compromissoria
La clausola compromissoria è un accordo contrattuale attraverso il quale le parti decidono di devolvere eventuali controversie future derivanti dal contratto stesso alla decisione di uno o più arbitri, anziché al giudice ordinario.
Si tratta di una convenzione che, se ben redatta, consente di accelerare i tempi di risoluzione delle liti e di affidarsi a soggetti esperti nella materia oggetto della controversia.

A cosa serve la clausola compromissoria
La clausola compromissoria rappresenta uno strumento giuridico di fondamentale importanza, specie nei rapporti commerciali e societari complessi. La sua funzione principale consiste nel deferire ad arbitri – invece che al giudice ordinario – la soluzione delle controversie che potranno insorgere tra le parti, in relazione a uno specifico rapporto giuridico contrattuale.
Tale scelta, apparentemente solo procedurale, è in realtà espressione di una precisa strategia negoziale, finalizzata a perseguire obiettivi ben individuabili: efficienza, riservatezza, competenza tecnica ed efficacia esecutiva del provvedimento.
Ecco i principali vantaggi della clausola compromissoria per arbitrato:
1. Accelerazione dei tempi di risoluzione delle controversie
Uno dei principali vantaggi della clausola compromissoria risiede nella possibilità di accedere a un procedimento arbitrale generalmente più celere rispetto al processo ordinario. In particolare, il Codice di procedura civile, all’art. 820, comma 1, stabilisce che le parti possano determinare un termine entro cui gli arbitri debbano pronunciare il lodo, consentendo così un controllo effettivo sulla durata del procedimento.
L’arbitrato consente inoltre di evitare le fisiologiche lungaggini del processo civile, riducendo sensibilmente i tempi per la definizione della controversia. A tal proposito, secondo i dati forniti dalla Camera Arbitrale di Milano, la durata media di un procedimento arbitrale amministrato è di circa 14 mesi, contro una media di quasi 7 anni per i tre gradi di giudizio ordinari (fonte: Relazione annuale Camera Arbitrale di Milano, 2023).
La durata massima della procedura per clausola arbitrale di Primavera Forense è di sei mesi.
2. Riservatezza e confidenzialità del procedimento
Diversamente dal processo civile, che si svolge in forma pubblica, il procedimento arbitrale è confidenziale per definizione. Tale caratteristica è particolarmente apprezzata nei contesti commerciali, dove la tutela del know-how, delle strategie aziendali e delle informazioni sensibili assume un ruolo centrale.
La riservatezza può essere prevista espressamente nella clausola compromissoria, oppure può derivare dal regolamento arbitrale applicabile. In ogni caso, essa si estende generalmente sia agli atti che alle udienze, nonché al contenuto del lodo.
3. Possibilità di nominare arbitri con competenze specialistiche
L’arbitrato offre alle parti la facoltà di selezionare soggetti dotati di specifiche competenze tecniche e giuridiche in relazione alla materia oggetto della controversia. Si tratta di un vantaggio particolarmente rilevante in ambiti settoriali — quali diritto societario, appalti, diritto bancario e finanziario — dove la preparazione specialistica dell’arbitro può costituire un fattore determinante ai fini della qualità della decisione.
Ai sensi dell’art. 812 c.p.c., “può essere arbitro ogni persona capace di esercitare i diritti civili”. Ne consegue che le parti possono scegliere professionisti di riconosciuta esperienza, anche non iscritti a un albo forense o non necessariamente appartenenti alla magistratura. In tal modo, si supera il rischio che la controversia venga trattata da giudici privi di specifica competenza in materia.
4. Efficacia esecutiva del lodo arbitrale
Un ulteriore elemento che rende la clausola compromissoria uno strumento altamente efficace è la forza esecutiva del lodo arbitrale, equiparabile a quella di una sentenza di primo grado.
L’art. 824-bis c.p.c., infatti, stabilisce espressamente che “il lodo ha tra le parti gli effetti della sentenza pronunciata dall’autorità giudiziaria”. Inoltre, una volta che il lodo sia stato depositato presso la cancelleria del tribunale competente e dichiarato esecutivo con decreto del Presidente del Tribunale, esso può essere posto in esecuzione coattiva.
La clausola compromissoria, lungi dall’essere un mero tecnicismo contrattuale, rappresenta un vero e proprio strumento di governance delle controversie, funzionale a garantire un equilibrio tra efficacia processuale, tutela della riservatezza, competenza del decisore e certezza del diritto. La sua corretta redazione e adozione consentono alle parti di delineare un quadro chiaro, efficiente e conforme ai propri interessi, con benefici che si estendono ben oltre il singolo caso contenzioso.
Per tali ragioni, la clausola compromissoria non andrebbe considerata come una clausola “standard”, ma come una pattuizione di valore strategico, da calibrare con attenzione alla luce della disciplina normativa vigente e degli obiettivi sostanziali perseguiti dalle parti.
Criteri per la redazione di una clausola arbitrale
I criteri per la redazione della clausola arbitrale definiscono l’efficacia sostanziale e processuale della stessa. Una redazione accurata e conforme a questi criteri consente non solo di prevenire il contenzioso, ma soprattutto di garantire certezza, celerità e tutela effettiva delle posizioni giuridiche coinvolte.
Forma scritta
La forma scritta costituisce un requisito imprescindibile. L’art. 808 c.p.c. prevede espressamente che la clausola compromissoria debba risultare per iscritto a pena di nullità, potendo anche essere contenuta in un documento separato dal contratto purché espressamente richiamata (relatio perfecta). Tale principio risponde all’esigenza di certezza e di stabilità degli accordi in materia di giurisdizione arbitrale.
Contenuto chiaro e specifico
Accanto al requisito formale, rileva altresì la necessità che la clausola presenti un contenuto chiaro, specifico e determinato. Le controversie suscettibili di essere deferite agli arbitri devono poter essere individuate con sufficiente precisione, così da evitare interpretazioni ambigue o conflitti di competenza tra arbitri e giudice ordinario.
Come affermato anche dalla giurisprudenza di legittimità, l’indeterminatezza dell’ambito oggettivo della clausola può comportarne l’invalidità per inidoneità a produrre effetti giuridici.
Nomina degli arbitri
Ulteriore elemento qualificante della clausola è la previsione circa le modalità di nomina degli arbitri, ovvero l’indicazione dell’organo terzo deputato a tale compito, come ad esempio una Camera Arbitrale o un’istituzione permanente. In mancanza, le parti possono fare riferimento alla disciplina suppletiva contenuta nell’art. 810 c.p.c., la quale attribuisce la nomina, in via sostitutiva, al Presidente del Tribunale.
Sede dell’arbitrato
Non meno rilevante è l’individuazione della sede dell’arbitrato, che rappresenta non soltanto un luogo fisico per lo svolgimento del procedimento, ma anche un criterio determinante per stabilire la legge processuale applicabile (lex loci arbitri), specie in ambito transnazionale. L’assenza di tale indicazione può condurre a incertezze interpretative e a conflitti di legge, compromettendo l’effettiva funzionalità dell’arbitrato.
Norme procedurali
Infine, le parti hanno facoltà di determinare le norme procedurali che regoleranno il procedimento arbitrale, potendo così optare per un arbitrato rituale o irrituale, secondo diritto o secondo equità, nonché per un arbitrato amministrato da un ente specializzato oppure ad hoc.
In difetto di tali previsioni, troveranno applicazione le disposizioni del codice di rito, che operano in via suppletiva ma sempre nel rispetto del principio del contraddittorio e dei diritti fondamentali delle parti.
Esempio di clausola compromissoria
Art. ___ Clausola compromissoria
“Tutte le controversie, anche di natura non contrattuale, derivanti dal presente atto, comprese quelle relative alla sua validità, esecuzione, interpretazione e risoluzione, e comunque ad esso collegate e/o dipendenti, saranno risolte mediante arbitrato secondo il Regolamento di Primavera Forense, reperibile sul sito www.primaveraforense.it, che le parti dichiarano di conoscere e accettare interamente, da un arbitro unico, nominato in conformità a tale Regolamento. L’Arbitro Unico, su domanda di parte, potrà concedere tutte le misure cautelari che non siano vietate da norme inderogabili applicabili al procedimento. Il giudizio arbitrale si svolgerà a Roma”.

La Clausola Multistep
La clausola multistep, a differenza della clausola compromissoria, prevede l’esperimento di un tentativo di mediazione civile prima dell’arbitrato. Si tratta praticamente di una clausola compromissoria, anticipata da un tentativo di mediazione civile.
È denominata “multistep” perché spiega i suoi effetti in due momenti: un tentativo di mediazione civile prima e poi, in caso di mancato accordo, lo svolgimento di una procedura arbitrale. Questa clausola è quindi volta a favorire la risoluzione amichevole delle controversie, riservando l’arbitrato come ultima ratio.
Primavera Forense è un organismo di mediazione a cui è possibile rivolgersi in caso di controversie. Scopri tutti i dettagli della sua Clausola Multistep!
- FAQ
FAQ sulla clausola compromissoria
Qual è la differenza tra arbitrato societario e arbitrato di diritto comune?
L’arbitrato societario riguarda controversie tra soci, amministratori o organi di controllo di una società.
L’arbitrato di diritto comune si applica a controversie derivanti da contratti di diritto privato in generale.
Cosa cambia nella clausola compromissoria dopo la Riforma Cartabia?
La Riforma Cartabia ha apportato modifiche significative alla disciplina dell’arbitrato, con l’obiettivo di renderlo più efficiente e attrattivo. Le principali novità riguardano la semplificazione delle procedure e l’ampliamento dei poteri degli arbitri. In particolare, la possibilità per quest’ultimi di emettere provvedimenti cautelari (es. sequestro conservativo). È quindi consigliabile un aggiornamento contrattuale di tali clausole per essere in linea con le nuove normative.
Quando la clausola compromissoria è nulla?
La clausola compromissoria può essere dichiarata nulla nei seguenti casi:
- Mancanza della forma scritta.
- Indeterminatezza dell’oggetto della controversia.
- Contrarietà a norme imperative.
- Presenza di clausole vessatorie nei contratti con i consumatori.
È sempre consigliabile affidarsi a un professionista esperto per la redazione di una clausola compromissoria che tuteli al meglio i propri interessi.
Cosa fare quando la clausola è inserita in un contratto con i consumatori?
La clausola compromissoria o multistep inserita nei contratti del consumatore è da considerarsi valida ed efficace qualora sia il frutto di una trattativa caratterizzata dai requisiti della serietà, della effettività e della individualità.
In caso di necessità, spetterà alla azienda o al professionista dare prova dello svolgimento della trattativa.
Come si svolge una procedura arbitrale?
Le modalità di svolgimento di una procedura arbitrale variano a seconda della camera arbitrale a cui ci si rivolge e sono disciplinate dal relativo regolamento di procedura.
Clicca qui per conoscere nel dettaglio il regolamento della procedura arbitrale di Primavera Forense.
Quanto costa una procedura arbitrale?
I costi di una procedura arbitrale variano a seconda della camera arbitrale a cui ci si rivolge e a seconda del valore della controversia.
Ad esempio, per una controversia di valore fino a 25.000,00 €, il costo, per ciascuna parte, è di 150,00 € per spese di segreteria e di 600,00 € per oneri arbitrali.
Clicca qui per conoscere tutti i costi della procedura arbitrale di Primavera Forense.