Oggetto della controversia: richiesta arretrati canone di locazione e risarcimento danni.
Valore della controversia: € 200.000
Tempo di risoluzione: 80 giorni.
Costo totale per ogni parte: € 660,00, oltre iva
N.B. Per motivi di privacy, nella storia che segue i nomi delle parti coinvolte (società e persone) sono di fantasia, mentre i fatti narrati sono realmente accaduti.
I PROTAGONISTI
Roma: I fratelli Fabio e Michele sono proprietari di un immobile concesso in locazione ad uso commerciale alla società Alter Impresa Srl che vi esercita un’attività di bar/ristorante molto nota nel quartiere Prati.
IL PROBLEMA
Dopo vari episodi di tardati pagamenti, la società Alter Impresa accumula una morosità di tre mensilità, per complessive 15.000 €. Peraltro, i proprietari si accorgono di importanti modifiche strutturali operate all’interno dell’immobile ma mai autorizzate.
La proprietà decide così di fare causa per sfratto per morosità ma la Alter Impresa S.r.l. si oppone e nasce quindi un contenzioso. Essendo quella della locazione una delle materie in cui la Mediazione Civile rappresenta una condizione di procedibilità del giudizio, la proprietà, tramite il suo legale, presenta subito un’istanza di mediazione presso Primavera Forense (Organismo di Mediazione autorizzato dal Ministero della Giustizia).
Oggetto della mediazione civile è la richiesta della risoluzione di diritto del contratto di locazione per fatto e colpa del conduttore, nonchè il pagamento delle morosità accumulate a titolo di canoni di locazione e oneri condominiali. Inoltre, viene chiesto il risarcimento dei danni per le modifiche strutturali apportate all’immobile ma mai autorizzate.
IL PRIMO INCONTRO
Nel corso del primo incontro di mediazione, il Mediatore rileva l’assenza del legale rappresentante della società Alter Impresa ma è rassicurato dall’avvocato della società che riferisce di avere i pieni poteri per transigere la controversia, ed esibisce apposita delega.
All’esito del primo incontro, quindi, il Mediatore chiede alle parti di dichiarare se intendano svolgere o meno la procedura di mediazione, evidenziandone anche i costi (660,00 € più iva).
I fratelli Fabio e Michele intenderebbero svolgere subito la mediazione ma Il legale della società Alter Impresa chiede un rinvio per riferire alla cliente l’impegno economico da assumere e ricevere l’eventuale autorizzazione.
Il Mediatore evidenzia al legale che se i “pieni poteri” di cui egli è fornito non gli consentono di impegnare la società per 660,00 €, non potrebbe certamente impegnarla su una questione dal valore di circa 250.000 €!
Pertanto, Il Mediatore decide di rinviare ad altra data lo svolgimento del primo incontro, invitando il legale rappresentante della società Alter Impresa a partecipare personalmente, evidenziando anche le possibili conseguenze giuridiche di tale assenza (condanna al pagamento di una somma pari al contributo unificato dovuto per il giudizio – in questo caso pari ad euro 759,00 – art. 8 del d.lgs. 28/2010; mancato assolvimento della condizione di procedibilità della eventuale opposizione in giudizio – art. 5 decreto cit.).
Per conoscere i dettagli della Mediazione e della soluzione cui le parti sono giunte leggi l’articolo integrale su diritto.it
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