Case history: “La Mediazione civile, un rimedio per il corpo e per lo spirito”.

6 Ottobre 2014

Cari Amici, sono sempre più convinto dell’utilità dei sistemi di risoluzione alternativa delle liti (A.D.R. – Alternative Dispute Resolution). Ecco un esempio.

Una parte affitta un locale per uso commerciale; dopo un avvio favorevole, il pagamento del canone mensile si interrompe. A questo punto i rapporti tra proprietà ed affittuario si complicano, si susseguono le reciproche contestazioni e rivalse, crescono le spese e i costi fiscali mentre i tempi di una eventuale soluzione giudiziale si prevedono verosimilmente troppo lunghi. Nel frattempo le possibilità di un concreto recupero del dovuto si affievoliscono ineluttabilmente. Il debitore (un tipico nucleo familiare che si sostiene attraverso il lavoro del capofamiglia), non è in cattiva fede, si ritrova, bensì, vittima della crisi inarrestabile.
Siamo tutti consapevoli che una “sentenza/ordinanza” richiede, nella migliore delle ipotesi, qualche mese per l’esecuzione, per non parlare poi dello sgombero coattivo dei locali.

Dopo una prima tornata di colloqui separati avverto nettamente il sentore di una tremenda circostanza: il conduttore, disperato, è finito sotto il tacco di chi approfitta di tale sua disgraziata condizione. Condivido la stessa percezione anche con il locatore. Il primo obbiettivo è (ri)stabilire, una linea di efficace comunicazione tra le parti, per poter giungere ad un rapporto di ritrovata, reciproca, fiducia. Data la situazione, la strada è decisamente tutta in salita!

Dopo i primi quattro colloqui a cadenza ravvicinata, grazie anche al clima di sereno confronto creatosi tra gli Avvocati delle parti, giungiamo ad un incontro che si preannuncia come decisivo.

La tensione si legge sull’espressione preoccupata del debitore, assistito da un Avvocato attento e ben consapevole della delicatezza della questione.  L’Avvocato della proprietà, che la rappresenta con pieni poteri, è di notevole spessore, umano e professionale. Dopo circa un’ora e mezza, in seguito ad una prima fase di consultazioni separate (opportunità prevista dal procedimento di Mediazione e che, in tale frangente, si rivela preziosa), giungiamo ad una soluzione:

il contratto è risolto; il deposito cauzionale (si tratta di una somma significativa) viene svincolato senza riserve a favore del proprietario; le strutture, realizzate in reale miglioria dell’esercizio, sono trasferite allo stesso locatore, che da parte sua consente la permanenza del conduttore nel locale dell’affittuario per il tempo che gli è necessario (appena qualche mese, ma a data certa e rispettata) per consentirgli di far quadrare i propri bilanci, sgomberare e riconsegnare il locale (ricordo perfettamente i termini esatti, ma per scrupolo di riservatezza non voglio riferire dettagli)“.

Le parti escono, si salutano e mi stringono la mano dicendomi “grazie”.

Il volto della moglie dell’affittuario torna ad essere disteso: altro che lifting, la cura in questo caso si chiama “mediazione civile”!

Un abbraccio a tutti gli Avvocati ed alle persone di “Buona volontà”.

Avv. Diego Palazzoli
Mediatore di Primavera Forense

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